Tutti i giorni (il genio del male)

Li aspettiamo, con la cena pronta e i piatti già in tavola.
Un attimo di perfetto silenzio, rotto dalle due voci maschili della casa, che sopraggiungono dal bagno.
“Dai, veloce, facciamo pipì e laviamo le mani”.
“No, non ne ho voglia”.
Silenzio.
“Non le lavo mai più”.

Ho perso la fede

Lo scorso week end ho fatto cose strane, molto inusuali per me.

Non sono andata in mari lontani, ne in cinema o teatri vicini, né ho dormito dieci ore di seguito, ma più prosaicamente, ho rovistato nelle immondizie, peraltro a mani nude.

Quando improvvisamente ti colpisce l’illuminazione, mica hai tempo di indossare guanti di gomma! Io mi sono lanciata nel bidone della carta, certa che avrei risolto il problema e ho palpato con perizia ogni fazzoletto usato e accartocciato e poi, ebbra di tante emozioni, mi sono tuffata nel bidone dell’indifferenziata. 

Sempre a mani nude.

Ho un sacco di coraggio e un certo stomaco, quando serve, comunque non c’era.

E qui comando io

Da giorni Killó se ne va in giro con un dito in bocca, appoggiato sui dentini davanti, dicendo sconsolato: “Anch’io dente."
E subito dopo aggiunge “Tom e Jerry.”
Il nesso fra le due affermazioni è fino ad ora rimasto misterioso, ma avevo capito che desiderava perdere un dentino.
Come sua sorella, a cui in questi giorni sono caduti i primi due denti da latte.
E lui niente.
Qualche volta me lo chiede supplichevole: “Per favore, anch'io dente”.

Carote

 

Il tre luglio duemilatredici Killó ha mangiato un piatto di carote lesse.

 

Barbara, nuova fase.

Stiamo bene.
Qualcuno di noi è in vacanza, qualche altro no. Io no, per esempio.
Sono sopravvissuta alla prima elementare (di Biondazzurra).
Quasi non ci credo. E' stata durissima.

Lei ballerina. lui attore.

 

L'abbiamo accompagnata alla lezione di danza.

Ha indossato le adorate scarpette e, in una nuvola rosa ondeggiante, è corsa a spiare le ballerine "grandi" che "ballano come farfalle".

Fuori, un sole splendente, ci suggeriva la passeggiata che avremmo potuto fare nell'ora di attesa.

Biancaneve, all'improvviso

Non mi era chiaro il motivo per cui Killò avesse deciso di creare una Biancaneve (un po' dark) come lavoretto di Pasqua.

Ho imbastito un gran discorso sul lasciar volare la fantasia, sul potere rivoluzionario della creatività  (che, se proprio lo desiderate, potete rileggere qui).

Bene. Ho preso una cantonata. :)

Come spesso accade, la spiegazione era davvero più semplice.

Killò ha poteri paranormali che gli permettono di prevedere gli eventi. Eh.

Abbiamo incontrato Biancaneve il giorno di Pasquetta, proprio davanti al castello di Bevilacqua.

Pasqua, all'improvviso

Premessa: Mentre tutto sembra opporsi alla mia decisione di avere ed aggiornare questo blog, come questa Pasqua, che è arrivata all'improvviso, io non ci sto e mi oppongo a tutto anch'io. :)

Rivoluzioneeeeee!

Tenterò allora un esperimento: scrivere mentre faccio i compiti con Biondazzurra, aggiungere foto rubate e mosse, e pubblicare prima di cambiare idea :) 

Se vedete il post, l'esperimento potrà dirsi riuscito.

Nella magnifica scuola materna di Killò, la settimana scorsa c'è stato il laboratorio creativo genitori - figli, un'occasione di pastrocciare insieme, con materiali riciclati, sporcando le loro aule e non il mio pavimento. :) 

La fantasia potrebbe volare libera, se non incontrasse i limiti della mia mente adulta...

Al mio fianco, però, c'era Killò, che di fantasia ne ha da vendere. (E io ne ho comprata da lui).

Il tema era: "La primavera e la Pasqua".