domenica 13 gennaio 2013

La ricerca della felicità

Le vacanze natalizie e poi questo inizio anno sono stati lunghi, bellissimi, faticosi e parecchio parecchio sofferti.
Pare essere arrivato il tempo della consapevolezza, su tanti tanti aspetti della mia vita.
“Quindi, va tutto bene?”.
La risposta, per me che tendo sempre a minimizzare, a dissimulare le mie difficoltà, potrebbe essere: “Ma sì, dai, siamo un po' stanchi, ma abbiamo visto di peggio, non possiamo lamentarci!”.
Tutto vero.


C'è però una verità più profonda, più difficile da ammettere, più difficile anche da razionalizzare ed è stato complicato e un pochetto doloroso venirne a capo (ammesso che ci sia veramente riuscita).
Come già tante volte ho scritto, sono in un momento complesso della mia vita, in cui ho perso il controllo di tutto, delle cose pratiche e delle emozioni. E' un “momento” che però dura da settembre, un “momento” fatto di mesi, lunghissimo, estenuante. 
C'è la stanchezza fisica a cui è facile trovare una spiegazione già solo guardando Killò e che è aumentata dalla mia decisione irrevocabile di riorganizzare tutta la casa; c'è poi la stanchezza emotiva e un totale scombussolamento di cui invece è più complicato stanare le cause.

Mi sono chiesta, senza trovare risposte, come mai tutti questi problemi pratici si affollassero proprio in un periodo in cui mi sento fragile e molto più vulnerabile del solito, ma il nocciolo della questione è un altro.
Sono nel pieno di una tempesta di emozioni (belle e brutte), al punto che a volte mi sembra di annegare in un bicchier d'acqua e questa sovraesposizione di stati d'animo mi rende difficile tutto, anche ogni piccola cosa pratica.
Bella scoperta, vero? :)
La banalità di certe scoperte mi lascia allibita. Dovrei saperlo che le emozioni forti bruciano energie e che lo stato d'animo condiziona ogni aspetto della vita. Lo dico sempre, agli altri, alle persone che mi scrivono e che non riescono a perdonarsi i loro periodi di crisi, le loro debolezze, ma tendo a pensare, evidentemente, che non valga per me.
Queste riflessioni, che possono sembrare sconclusionate, sono state il frutto di un duro lavoro di introspezione e le condivido nella speranza che offrano uno spunto di riflessione anche a voi (specialmente alle due neo-mamme che mi hanno scritto in questi giorni). 
Le emozioni ci sono, anche quelle negative, quelle che non vorresti provare, quelle che ti vergogni di provare e bisogna accettarle, ascoltarle e cercare di capire cosa ci dicono.

Mi sono dovuta chiedere il motivo di tanta fragilità, di questa mia improvvisa vulnerabilità e ho dovuto scavare e scavare. 
Inizialmente ho pensato che fosse dovuto all'enorme (esagerato) investimento emotivo di cui ho caricato questo blog e specialmente quell'articolo su Killò, Gesù e i suoi occhiali (di cui forse tornerò a parlare). Questo è stato il primo punto di consapevolezza: io, che solitamente prendo distanza dalle cose, per molte ragioni e soprattutto per parare eventuali delusioni, non riesco a farlo qui, in rete. Non lo considero un bene.
Ho pensato poi che si legasse a tutti i sentimenti scatenati dalla recita di Killò e poi da quella di Biondazzurra, e da tante altre questioni personali, ma in fondo sentivo che me la stavo un po' raccontando.
In attesa di risposte che non trovavo, per contenere la frustrazione, mi sono data all'uncinetto compulsivo che è davvero un'ottima terapia. 
C'è voluto molto tempo, ho pianto, ho riso, ho gridato come una folle alle due pesti, ho riso a crepapelle con le amiche (sempre siano lodate), ho litigato e fatto pace con Matteo e poi, finalmente ho visto.
Tanti fattori stanno contribuendo a questo mio scombussolamento, ma il motivo più profondo di questa mia crisi è la mia dolce Biondazzurra (di cui su queste pagine, per scelta, non parlo molto). 
A settembre ha iniziato la scuola primaria e da allora, da quando abbiamo iniziato a svolgere i compiti per casa insieme, vorrei semplicemente strangolarla. I pomeriggi insieme sono diventati un incubo, e avevo forte l'impressione che creasse apposta problemi da aggiungere a quelli che già abbiamo. Forse ne parlerò diffusamente (forse no), ma in sostanza è questo il motivo scatenante di questo mio sbrocco emotivo.
Ci sono “momenti” in cui i nodi vengono al pettine, in cui ciò che non hai potuto o voluto risolvere in passato ti si ripresenta. Per dirla a modo mio, ci sono momenti in cui il tuo freezer interiore decide in autonomia (maledetto!) di scongelare un pezzettino della tua riserva di emozioni congelate.
Ma facciamola facile (e breve). 
Sapete qual'è l'argomento più scottante, quello che non sono ancora riuscita ad affrontare con me stessa e men che meno su queste pagine?

E' il rapporto fra fratelli e l'immensa responsabilità che noi lasceremo alla nostra piccola quando ce ne andremo; è la ricerca difficile di un equilibrio fra le attenzioni che dedichiamo quotidianamente all'uno e all'altra, è la consapevolezza che a lui ne servono di più ma lei non deve riceverne di meno.

Ho dovuto mettere in dubbio tutto, me stessa, il mio modo di essere mamma, i miei metodi, le mie convinzioni (e Matteo con me). Ho dovuto sospendere il giudizio e mettermi in ascolto, scavare in me, mentre spiavo lei e ogni sua mossa.
Ho dovuto uncinettare così tanto che rischio di imparare davvero.
Perché, se è fisiologica una certa gelosia fra fratelli, quando uno dei due ha bisogni speciali, come nel nostro caso, tu lo sai nel profondo che lei ha davvero motivi fondati di essere gelosa.
Anche Biondazzurra ha bisogni speciali. Le sue emozioni sono preziose, vanno rispettate e coltivate. 
E' dura ammettere che tutti i tuoi sforzi per dare attenzioni ad entrambe non sono serviti, che non hai fatto abbastanza. Non è facile mettersi in ascolto, abbandonando le proprie convinzioni e l'umano desiderio di sentirsi nel giusto, per abbracciare il dubbio del “forse sto sbagliando tutto”.
Il fatto è che le emozioni, proprie ed altrui, sono messaggi, ti parlano, anche se non si capisce nulla (come con Killò) e devi avere pazienza, darti il tempo di trovare una chiave di lettura.

Ci sto provando. 
E' devastante, mi toglie energia, mi scombussola. Mettersi a nudo vuol dire abbandonare le corazze  ed esporre tutta la propria vulnerabilità, vuol dire piangere di più, guardare negli occhi lo sconforto e poi rialzarsi.
E' l'unico modo. 

Per concludere questa riflessione, in cui i nessi logici non sono forse evidenti, voglio però specificare (a me stessa per prima) che, alla fine, tutto questo è solo un ostacolo sul percorso, probabilmente un guado necessario. Non è la fine del mondo, che è già avvenuta in dicembre ;)
E' l'inizio di un nuovo periodo, in cui alcuni problemi sono stati messi a fuoco e ora vanno affrontati, spero risolti.
E' la mia personale ricerca della felicità. Faticosa, ma necessaria.

Il sorriso c'è.
L'uncinetto pure.
Buon anno, alla ricerca della felicità.

57 commenti:

  1. Cara Barbara, ti leggo sempre e mi sono proprio affezionata a te e a Killò. la strada è lunga e a volte pure un po' in salita ma per fortuna ci è concesso di farla un passo alla volta... E tu non mi sembri una che si tira indietro. Lo scombussolamento significa che stai cercando il tuo io, il tuo equilibrio... Datti il tempo che serve. Buona fortuna!

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    1. Grazie :) Un passo alla volta, hai fatto bene a ricordarmelo, che tendo a dimenticare ;)

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  2. Cominciare la settimana con un post alla ricerca della felicità è...
    1. Mettersi nei tuoi panni "speciali" e dire che nella stessa situazione non avrei la forza che dimostri tu leggendolo questo post (né la capacità di uncinettare, se è per quello :D!)
    2. La gelosia tra fratelli, a ragione o a torto, purtroppo è giusta e non solo nel caso dei tuoi figli, perché cara Barbara siamo esseri umani e per quanto cerchiamo di essere perfette (che poi "perfezione" cosa vuol dire?) non lo saremo mai, se lo standard cui aspiriamo è impossibile da raggiungere. E la gelosia, se guardo ai miei figli, ha ragione di esistere perché loro sono diversi tra loro e io, con loro, di conseguenza. Fa male? Ovviamente, a te, ma credi anche a me. Solo che tu, e qui sta la tua grandezza riesci a farlo capire meglio anche a me :D!
    3. L'impatto con la scuola primaria è dura (temo più per noi, che per loro a volte). Anche mio figlio ha cominciato la prima e i compiti sono faticosi: ma credo che abbiano bisogno del loro tempo. Anche per loro inizia una nuova fase (e noi non possiamo che condividerla, aiutandoli, incazzandoci, preoccupandoci...)
    Un abbraccio Barbara e buona ricerca della felicità a te :D!

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    1. La forza che mi attribuisci va e viene, ma si cerca di reagire, di trovare nuovi metodi. Fa male, è difficile, come i nuovi inizi. Perdona la mia sintesi (che qui rischio il pianto) e grazie del tuo bel commento.

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  3. Cara Barbara come te anche io per altri motivi sono in un periodo di scombussolamenti non facile. Per la gelosia tra fratelli, ancora non l'ho provata sui miei figli avendone per ora uno solo, ma ti posso dire che io ho un fratello e una sorella più grandi di me. Con mia sorella andiamo d'amore e d'accordo con mio fratello da una vita ci scanniamo come cane e gatto ma in fondo nonostante tutto gli voglio un bene dell'anima e pure lui a me. E ora che sono mamma spesso mi metto nei panni della mia che deve sempre sentire le nostre lamentele, e nonostante tutto continuiamo a litigare.
    Tu stai facendo un ottimo lavoro sei una mamma fantastica e come altre anche io ti ammiro tanto per la forza che riesci sempre a far trasparire dai tuoi post.
    Baci Elena

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  4. Bellissimo post, grazie di cuore. Lucia

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  5. A volte si sbaglia, per amore.
    Impariamo a perdonarci e a lasciar andare.
    Buon anno.
    Ti abbraccio.

    Zia Lalla

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  6. La cosa più importante è che sai. Che vedi. Che riconosci. Che affronti. Troverai il come e continuerai a cercare la tua felicità, che già c'è ma può solo diventare di più!

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  7. È vero che la gelosia nel suo caso sembra fondata perché lui ha più bisogno di voi e delle vostre attenzioni, ma già aver capito questo ti permette di essere a buon punto. Killò è vero ha bisogni speciali e la sorella è un po' sacrificata ma come vedi non permette di stare in disparte e fa capire che c'è è questa è un'ottima cosa. Essere genitori è davvero difficile soprattutto in casi come questi ma vedrai che riuscirete a ottimizzare al meglio tutto e ad essere degli ottimi genitori per loro. Poi l'uncinetto compulsivo è ottimo!

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    1. Si sente che mi vuoi aiutare, che sei anche emozionata. Grazie Star :) la riflessione che fai mi trova d'accordo.
      Sono stata vaga in questo racconto, non riuscivo a sintetizzare, a centrare l'argomento. La Bionda , dopo mesi e mesi, è riuscita a dirmi le sue emozioni, le sue richieste, la sua gelosia e i suoi bisogni. Ha dato conferma a quelli che erano i miei dubbi.
      Questo è un particolare centrale di questa nostra storia, tu l'hai notato fra le righe. :)

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  8. Ciao !!! Sono una mamma non speciale, ma plurimamma....:) E anche qui abbiamo questa sensazione di non dare alla pari... e così sembra... Però li amiamo tanto e soprattutto allo stesso modo, bisogna solo farglielo vedere e capire. Il problema è in che modo??? boh! ma ce la faremo!!! :) un strucon!!

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    1. Tu sei speciale, sotto tanti punti di vista. Se scopro come, vengo a dirtelo. Ce la faremo.

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  9. grazie Brabara, lo sai che i tuoi post spesso sembrano le mie riflessioni fatte parola?
    anche le riflessioni che non ho ancora snocciolato bene nella mia testa, ma che mi rendo conto leggendoti di pensare pienamente!
    Quindi grazie per aiutarmi a mettere ordine nei miei pensieri (oltre che nei tuoi).
    La questione dei fratelli la sento molto ultimamente. In modo diverso, visto che il mio fratello "normale" (??) é il secondo, quindi ancora piccolo, ancora non parla, non ci si può ragionare e soprattutto non credo si renda minimamente conto della diversità della sorella.
    Ma credo che inconsciamente l'abbia sempre sentita, fin dalla nascita. Alcune volte mi chiedo se il fatto che sia sempre stato molto "faticoso" non sia un suo sistema di far notare a tutti che c'é anche lui, che ha bisogno di attenzioni. notti in bianco, sempre in braccio da bebé, ogni secondo a richiedere attenzione della mamma, nessuna pazienza, se non gli si dà al secondo quello che vuole si mette a piangere come un'aquila...
    In tutto questo purtroppo spesso mi rendo conto che sono costretta per il quieto vivere a dare più attenzione alla piccola peste di casa, "trascurando" Luna.
    Insomma come faccio sbaglio!
    Ma alla fine dobbiamo pensare che il fatto di essere in due (o tre o quattro) é sicuramente un grosso vantaggio per i nostri figli (normali, diversi, belli, capricciosi....), anche se questo comporta dover dividere l'attenzione della mamma (non l'amore, no, questo mai, l'amore di mamma si moltiplica per il numero dei figli, non si divide!).
    é un modo per imparare, per sperimentare il rapporto con gli altri e nella vita sarà sempre un legame forte, un affetto incondizionato e un punto di appoggio in caso di bisogno.

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    1. Sai che c'è? Che dopo aver fatto ordine nei pensieri, serve passare all'azione, per prove ed errori. Ricominciare. Faticosissimo.
      Vedo nelle famiglie che conosco e che hanno figli con sdd e figli senza, che il problema del rapporto fra fratelli può essere scottante e che le basi sono state messe nell'infanzia. Quindi ci siamo :)
      A pelle direi che il tuo piccolo ha avvertito qualcosa, si fa notare, ma la diversità forse ancora non la coglie,e la vedrà dopo, nel confronto con gli altri.
      Mah.
      Dai un bacio a tutti due, per davvero mica per dire. Luna è diventata grande.. È tanto che non ti lascio un commento.... Scusami.

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  10. l più delle volte è difficile, se non impossibile, trovare una ragione agli scombussolamenti emotivi.
    alla vigilia di natale ho smesso gli antidepressivi che ho iniziato a prendere un anno fa, dopo essermi ritrovata sul balcone a decidere da che lato fosse meglio buttarsi per non finire nel balcone di un vicino.
    "che madre scellerata" "che mamma egoista" "ma sei pazza?!" "cosa ti manca?" "su, datti una mossa!" "pensa ai tuoi bimbi!" quante me ne han dette?!?! e quanti sguardi di sufficienza e/o di rimprovero?!?!
    e come dargli torto, dopotutto "che mi manca?"

    ma cosa c'entra qui? niente :D mi è partito tutto leggendo l'inizio del post e non son più riuscita a fermarmi :p
    e perchè l'ho pubblicato lo stesso? mantra del nuovo anno: "se lo senti, fallo!"
    quindi ringrazio la mia omonima per l'input, grazie al quale magari rianimerò il mio diario (blog) ormai in coma da tempo e vi abbraccio tuttitutti :p

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    1. :) Ahahah spero proprio che la depressione qui non c'entri, e il tuo mantra è molto efficace e vedo che sei coerente. Hai fatto bene a lasciare il tuo commento, che mi strappa anche un sorriso. La depressione non è uno scherzo e capita. Deve essere dura confrontarsi con i giudizi e le frasi di chi non capisce, di chi accusa, anche senza voler ferire.
      In bocca al lupo. Dallo spirito, direi che la tua battaglia l'hai vinta :)

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  11. Cara Barbara,
    non so se possa aiutarti a sentire un abbraccio virtuale, ma ti capisco, con molte meno complicazioni a volte mi sento come te ora, e quel filo sottile in tutto quel che hai scritto lo colgo evidente e lo vedo ancora ben aggrovigliato ma ben tracciato.

    Siamo simili per molte cose e soprattutto nel chiarirsi scrivendo. La risposta ad alcune delle tue domande è già nel tuo post: "La banalità di certe scoperte mi lascia allibita. Dovrei saperlo che le emozioni forti bruciano energie e che lo stato d'animo condiziona ogni aspetto della vita." e lo sai. :)
    (come lo so anche io, che mi ci sono specchiata sorridendo - inciso: per l'uncinetto non ce la posso fare... ora sono in fase riordino della mia vita, partendo dalla casa, le pulizie maniacali sono ottime per spegnere il cervello quel tanto che lo distolga dal superfluo per concentrarmi su quel che è più importante giorno per giorno, e che oggi è scegliere la scuola elementare *giusta*, tanto per dimostrarti che abbiamo tanti punti di contatto -).

    Ripetitelo come un mantra: le emozioni bruciano energie, devo esser più comprensiva con me stessa e ricordarmene, semplificare le mie scalette di "cose da affrontare, gestire, risolvere al meglio" e affrontare un punto alla volta, senza autopressarmi (soprattutto).

    Sono madre di figlia unica, ma sono figlia di madre di tre, certi problemi li ho vissuti comunque. Curiosamente i miei fratello e sorella sono arrivati, molto vicini, proprio quando io ho iniziato le elementari e abbiamo vissuto anni duri più avanti. ;) ma poi siamo sopravvissuti, benchè a volte si sia tentata l'eliminazione diretta di qualcuno a turno, probabilmente per godere di attenzioni maggiori (ma non voglio spaventarti, eh!).

    So che il carico di pazienza richiesta a BiondAzzurra sarà speciale, ma sarà anche come quello dei figli di famiglie un po' meno speciali, questo magari ti aiuterà a focalizzare che semplicemente (!!!) dovrete fare il vostro meglio come tutti i genitori di più figli, che poi c'è sempre il figlio che in quel momento è più bisognoso di cure, quello che è in un momento particolare - e accidenti se inziare la scuola primaria lo è! - eccetera, forse oggi è *semplicemente* Biondazzura ad essere la sorella speciale per Killo :)
    Spero ti sia chiaro lo spirito che sta dietro questo mio commento - non è sicuramente per banalizzare, ma tu lo sai credo -

    Una mamma di SETTE (!!!) figli una volta mi ha detto: io dico ai miei che la mamma è come il sole.
    Se ci pensi è una metafora meravigliosa, il sole splende per tutti, non è che per uno splenda di più o per un altro di meno, il suo calore abbraccia tutti, illumina tutti, i suoi raggi arrivano anche quando non ci fai caso.
    A volte ti senti all'ombra ma è solo perchè non vedi bene il sole, che può esser nascosto solo per un attimo, ma il sole c'è sempre, comunque. Biondazzurra lo sa che comunque tu ci sei sempre.

    Del resto è noto: le mamme hanno superpoteri e una che fa un orsetto così ne ha eccome! :) Un abbraccio in un commento sconclusionato.

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    1. Il commento perfetto, invece.
      A volte mi fai paura, tu. Ma chi sei??? :))) c'è questa misteriosa e meravigliosa affinità, che boh. Siamo diverse, ma anche simili .
      Sono anche io nella fase ordine totale, butto via tutto, riorganizzo,. Galvanizzante e sconfortante insieme.
      Ho capito ciò che mi dici, profondamente ed è commovente vedere come le emozioni siano universali e non abbiano barriere e uniscano famiglie speciali e famiglie normali. :)
      Sono un sole e le nuvole passeranno o le prendo a calci io.
      Sempre grazie

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  12. Tu esterni le paure, le insicurezze, i pensieri che anche io (e non solo, leggendo i commenti sopra!) ho.
    E piango, leggendoti, sempre.
    Perchè ci sembra sempre di non dare abbastanza?
    Bellissima la metafora scritta qui sopra da Cì, quella del sole: credo che la utilizzerò!

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    1. Ripeti con me: " io sono il sole e devo smetterla di perdere tempo in sensi di colpa e darmi da fare".
      Ripeti da sola:" devo smettere di dire a Barbara che fa piangere"
      :)))))))
      Tu mi fai sempre ridere (quasi sempre)

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  13. Non stai solo facendo uncinetto-terapia, stai realizzando amigurumi, che non è un semplice centrino... cioè, tu mi capisci bene e sai come utilizzo le mie metafore no?
    Tu non stai facendo un percorso ad ostacoli semplice, stai realizzando e costruendo qualcosa. Molti non sanno nemmeno che esista un modo e ancora meno ne concepiscono uno così bello, tanti non sanno che si può essere genitori felici (stanchi ma felici) (non sempre forti ma "sul pezzo") o cercare di esserlo in ogni situazione.

    Il periodo di scazzo faticoso di solito coincide anche con una perdita di controllo, di esasperazione, energie scarse ed emozioni a catena, il fatto che tu ti sia permessa di vivere pure così, ti rende coraggiosa. Comunque. Magari il tuo stile di solito prevede altro, ma seifattaANCHEcosì.
    Non sei scappata su un isola deserta, non ti sei chiusa in cantina per non uscirne più, ma ti sei messa a crochettare. Oh, amica!!! a crochettare un orsetto felice, mica altro.
    (io mi sono capita e so che mi hai capito, abbraccio forte forte e sempre pronta per cicca con l'aifon)

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    1. Ti ho capita pure io. Vedo che si sono scambiate le parti: sei un rasoio. :))
      Provo a sintetizzare sono una genitrice in scazzo faticoso, stanca, esasperata ed emotiva, che costruisce felice e che crea amigrumi (mica centrini di merda). La storia della mia vita :)))
      Mi fai ridere, la butto in vacca, ma ho ben colto.
      Oh, amica come sei reale.

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  14. Io ho due bimbe, la seconda ha compiuto un anno ieri. La sorella, che ora ha tre anni e mezzo, quando le ho chiesto come e' stato il primo anno da sorella maggiore mi ha detto "diffacile" (difficile). Mi stavo avvilendo, poi ho pensato di chiederle "ma io e papà ti abbiamo un po' aiutato in questo anno diffacile?" E lei ha detto "tanto".
    Allora ho pensato che forse il punto non è non far fatica, che in una famiglia la fatica e' fisiologica per tutti in certe fasi, ma non sentirsi soli nell'affrontarla.
    Ecco, quando una mamma si interroga come te la sua bambina può vivere un momento di difficoltà, ma non è sola a viverlo.

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    1. Ho dovuto pensarci su, dopo aver letto il tuo commento.
      Penso che tu abbia centrato un punto importante. Lei non è sola, io a volte mi sento sola, invece, anche se non è vero. Boh, ricomincio a pensare

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  15. Grazie di ogni commento, grazie per la vostra presenza. Tornerò a commentare.
    Oggi no. La notizia della morte di una piccola amica di Killó, mi ha tolto le parole.
    La ricerca della felicità è un dovere oltre che una possibilità.
    .......

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  16. Cara, carissima Barbara, la tua lucidità, la tua consapevolezza, la tua fragile eppure forte rierca delal felicità mi emozionano. E ' vero le grandi emozioni tolgono sonno ed energia, come le preoccupazioni, la paura di non essere genitori all'altezza, il cosa ci sarà dopo di noi.
    Leggo ora della morte di quelle bambina.
    Ecco dove cercare la felicità. In quello che grazie al cielo abbiamo.
    Che qualcuno allevi il dolore di quei genitori.
    Ti abbraccio.
    Raffaella

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    1. L'hai scritto bene, in maniera efficace. La felicità si cela e si mostra in ciò che abbiamo.
      Questa terribile notizia ridimensiona le altre cose. E quei genitori..che dolore. Che dolore.

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  17. Un abbraccio alla mamma della piccola amica di Killò.
    Grazie per le tue parole, sono sempre spunti di riflessione.

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  18. le tue parole sono sempre mille rispetto a quelle che riesco a scrivere di me, per me, perchè scrivere aiuta a "visualizzare" e spesso mi capita di pensare quando ti leggo: "è proprio come mi sento io, ma come fa????", ognuno ha le sue motivazioni, con origini differenti, ma quando lo scombussolamento arriva, arriva.
    grazie alle tue parole mi capita di trovare una stradina, non sempre ma succede e trovo il tutto un bene prezioso, per me e per chi come me con te la trova, te compresa!

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    1. Faccio tutto questo? :)
      Forse abbiamo alcune emozioni in comune, forse tutti provano questi stessi scombussolamenti e siamo meno soli e meno originali di ciò che ci sembra...
      E se tu, da uno spunto, trovi una stradina, io sono felice, ma non è merito mio :)
      la sto cercando anche io,forse scrivere, descrivere, aiuta a dipanare. Ora c'è da risolvere. Meglio di niente, no? ;)

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  19. Cara Barbara,
    a leggere questi tuoi pensieri in questo periodo mi viene il dubbio che tu abbia poteri soprannaturali (oltre a quelli che ogni mamma ha già). Anche io sono in crisi e anche per me uno dei motivi di questa crisi è la gelosia tra fratelli e in particolare il comportamento del più grande (5 anni e mezzo), che riesce ad esasperarmi senza precedenti. I miei bambini fortunatamente non hanno problemi particolari, e il grande aveva accettato senza problemi la nascita del fratellino (di 3 anni in meno). Adesso sembra che reclami in tutti i modi possibili attenzioni che a me non pare di rivolgere solo al piccolo...o forse sì? Anche io devo meditare, ma senza uncinetto che non sono capace neanche ad attaccare un bottone. Mi piace la metafora della mamma = sole che dice Cì.
    Anche io quest'anno cerco la felicità, con tutte le mie forze, quindi ti auguro di cuore che anche la tua ricerca abbia un esito positivo, nonostante le difficoltà.
    Un abbraccio
    Silvia

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    1. Anche tu hai poteri sopranaturali, perchè vedo che elenchi tutto ciò che succede qui.
      Una richiesta esagerata ed esasperante di attenzioni...io sto provando ad assecondare, anche se così non mi resta un momento di tempo, se devo tralasciare tutto il resto. Ci vuole una pazienza soprannaturale, ma il tentativo va fatto.
      Fammi sapere... buona ricerca

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  20. Hai detto tutto - e meravigliosamente.
    E ti hanno detto tutto. La mamma è come il sole: splendida metafora.
    E anche Pippi House: "il punto non è far fatica, che in una famiglia la fatica e' fisiologica per tutti in certe fasi, ma non sentirsi soli nell'affrontarla."
    Io ti mando solo un abbraccio caldo e forte!
    E non credo sia vero che stai sbagliando tutto. Fare qualche errore con i figli è umano, ma loro sentono il nostro amore e sanno perdonarci!
    Dana
    p.s. voglio un orsetto come quello!

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    1. Anche io non penso che sto sbagliando tutto; in questo momento sto correggendo :))))))
      l'orsetto devi farlo. Vedrai che relax.

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  21. Facciamo finta che io abbia vissuto un'infanzia in cui mia madre dava più attenzioni a suo fratello (mio zio) "speciale", sono cresciuta lo stesso, un pò schizzata forse, ma non tato pessima. Credo che forse ti autocarichi troppo, e magari è solo che a biondazzurra non piace troppo la scuola, si annoia, preferisce giocare, /ehm..credo abbia ragione/. Io sono convinta che in fondo i principali torturatori della nostra anima siamo noi. Questo non sigifica che io viva tranquilla e senza preoccupazioni sotto questo punto di vista.Visto che appena lei accenna a "perchè lì c'è la foto di yvonne e non la mia" allora corro a farne stampare una, anche se praticamente le sue foto fungono da carta da parati e quelle di yvonne sono diventate...una... Certo un po' approfittano.Vedrai che passerà anche questo periodo e dopo ci riderai su. un bacione

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    1. CaraMaria Pia, tu mi fai sorridere e piangere insieme. Lasciamo da parte me, mi sono resa conto di essere stata troppo vaga. Non mi carico troppo, che bello che ti preoccupi :)
      Sono andata a rileggermi la storia di Yvonne, proprio ora, proprio oggi che un'altra mamma .... Scusa :) solo volevo dirti che Yvonne ha dieci anni e anche tu, come mamma. La sua foto sul muro ci sta proprio bene, ne metterei anche una in più. Per te, anche se forse non ti serve vederla, perché è nel tuo cuore. Ecco. :)

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  22. Io non posso che leggerti, meditare le tue parole e sentirmi piccola e sciocca con le mie preoccupazioni di fronte alle tue. Io che mi danno l'anima perchè il mio monello è diventato impossibile e vuole sempre stare attaccato a me (proprio fisicamente parlando), che vorrei che la monella facesse bene gli esercizi di prescrittura. Io che a volte vorrei avere più tempo libero per me, lo confesso.

    E poi leggo in una tua risposta di una bimba che è volata in Cielo. E mi sento ancora più sciocca.

    Ti abbraccio Barbara, e ti ammiro per tutto ciò che sei, forte e fragile, sensibile.

    E questo post esemplare finisce dritto dritto nell'elenco dei miei "Vale la pena leggerli!" (http://caralilli.blogspot.it/p/vale-la-pena-di-leggere.html.)

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    1. Guarda che sbagli :)
      Non devi sentirti piccola e sciocca di fronte ai miei problemi, perchè io ho i tuoi stessi problemi con qualche pensiero in più sul futuro. E tanto voglia di avere del tempo per me, tanta voglia, quasi un'esigenza fisica ormai.
      Possiamo invece sentirci ingrate verso la vita, davanti a notizie come quella che è arrivata.:) C'è da fare, da ricercare attivamente ciascuno la sua felicità. Iniziamo ora, anche tu!
      Che poi non sono nemmeno d'accordo sul post esemplare, eh, ma grazie

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  23. Ciao barbara perché ho la sensazione di capire a fondo ogni tua parola? Ci sì preoccupa per quelli speciali e non ci carichiamo di sensi di colpa per il tempo che impegniamo di più per il figlio speciale. Non dobbiamo loro vivono la famiglia e sanno che possono contare sempre, tutti, sulla loro mamma che è tale anche per 100 figli. La stanchezza passerà e ritroverai la carica nei loro occhi. Un pensiero all amica di killo tra i suoi amici angeli

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    1. Anche i sentimenti e le emozioni dei figli "sani" devono avere attenzione. E' vero che vivono la famiglia, che sanno, ma altrettanto che sono bimbi, che hanno diritto a vivere tutta la loro infanzia. Bisogna trovare un equilibrio, il nostro Antonella è un equilibrio diverso,più delicato. :)

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  24. io inizierei con una pacca sulla spalla! bella forte, che da coraggio e conforto.....ne abbiamo bisogno, le mamme ne hanno bisogno.
    io credo che rimanga in eterno il dubbio su tutto : ma avrò fatto bene? e questo su qualsiasi questione di una certa importanza.....uh e le figlie femmine provocano, sono un continuo stimolo (che bestioline....)e vedrai tra qualche anno!!!!! consolati....in qualsiasi casa volano fogli pennarelli e parole....il mio motto è alla giornata: una alla volta.

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  25. Ti ho letta e ascoltata con il cuore. Buon anno alla ricerca della felicità con i suoi momenti alti e bassi, con il sorriso di ricercare sempre la forza per andare avanti e l'uncinetto in mano. Bello il pupazzetto che hai fatto. Un abbraccio. Ciao

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  26. capisco perfettamente il problema. è quello che si pongono ogni giorno due amici di famiglia che vivono una situazione analoga alla vostra (ma in realtà più grave). e lo stesso problema se lo pone la loro "biondazzurra" (ormai sedicenne).
    un abbraccio forte forte, hai tutto il mio affetto.

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  27. La stanchezza che diventa creazione e non inerzia è già un valore, qualcosa che io ho cercato di fare mettendomi a scrivere sul mio diario virtuale. Inutile dire che sei forte, che supererai altri cento momenti come questo, che le notizie terribili come la morte di un bambino ridimensionano tutto il resto ... ma quella sensazione di inadeguatezza non te la può togliere nessuno, tranne te.
    E sono certa che accade, accade ogni volta che tua figlia ti sorride, che abbraccia suo fratello, che si vede presente nei tuoi gesti di amore quotidiano.
    Abbiamo storie diverse ma lo so che si vive di attimi, si parte da quelli e si prova a cacciare i dubbi in soffitta!
    Un abbaraccio.

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    1. Bel tema che sollevi. Non mi sento inadeguata come madre (ovvero capita, ma non spesso, non al punto da essere un pensiero o un problema), perchè appunto reagisco con l'azione. Se capisco di sbagliare cerco di correggere.
      Ma, visto che sono di pulizie, meglio che rifletta pure su questo...
      Viviamo di attimi, io e te. Bella immagine, sa di buono ;)

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  28. Non so se scrivo una cosa con un senso o se si tratti di una astronomica banalità-stupidaggine (temo la seconda!)... ma forse si può rigirare la prospettiva... Un fratello come Killò, per Biondazzurra, sarà la sua capacità di andare oltre, di capire la disabilità, di coltivare una sensibilità differente su certi argomenti perchè si tratterà sempre di suo fratello. E tu stai facendo il meglio che puoi, ed è quello di cui, credo, i figli hanno bisogno. Ti abbraccio fortissimo.

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    1. Ho sperato scrivessi davvero una astronomica banalità-stupidaggine, che c'è bisogno :)
      Sta già succedendo, é gia evidente ciò che dici. Quanto a me, non basta fare il meglio. Quando c'è evidentemente qualcosa che non va, bisogna agire, accettare che i "metodi" usati non hanno dato i frutti sperati e ripartire, riprovare.
      Che poi lo dici tu e mi fai ridere. Si può fare più del meglio, ma è faticoso, vero mia super eroa??? ti bacio, giovincella

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  29. http://piccolamamma.blogspot.it/2013/01/destino.html?m=1

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  30. ...Leggevo i post di quel blog..poi leggevo te...lo si che hai molto a cui pensare ma forse una tua parola vale piu di tante altre per questo ti ho inviato il link qui sopra...ti leggo e ti stimo perche ogni volta sei motivo di mille domande nel mio cuore di neo mamma...

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    1. Ho visto il link e ho capito. Ti ringrazio della responsabilità enorme che mi dai ;)
      A parte gli scherzi, vado a lasciare una parola, un po' di solidarietà.
      Ma tu chi sei, cara neo mamma?

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  31. Cara Barbara la felicita' dovrebbe essere lo scopo della nostra vita, e' un diritto naturale come respirare,bere o dormire..non mollare Barbara quando sei stanca e non ce la fai a tenere il passo fatti trascinare per un po' da chi ti vuole bene e poi riparti piu' forte..ti mando un grande abbraccio.. sono sicura che troverete tu e il resto della famiglia il giusto equilibrio e che le attenzioni e i sacrifici si possano distribuire secondo le esigenze di ognuno..non e' facile lo so ma sono sicura che ce la farete insieme..forza Barbara le mie spalle sono forti se vuoi ti porto a cavacecio per un po'

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  32. complimenti. Ti ho conosciuta ora, ma capisco che sei una grande mamma. Mettersi in discussione non è mai facile, ma chi lo fa non puo che migliorare. I tuoi bimbi sono sicuramente fortunati ad avere una mamma speciale, non perfetta, vulnerabile, magari stanca, ma sicuramente speciale. davvero,complimenti.

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