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giovedì 14 marzo 2013

Elio mi salverà


Barbara, la famosa blogger meglio conosciuta come Mammafattacosì, si era persa nel boschetto della sua fantasia. 
In un giorno in cui la complessità del mio carattere mi aveva francamente stufata, sono andata a cercarla.

Se ne stava seduta, in compagnia dell'orsetto dai piedi di balsa, ad ascoltare "La canzone mononota". (Consiglio di far partire la musica ndB)
Sorrideva ebete, esaltata da tanta erudita semplicità

Semplicità: pochi discorsi, tanti fatti. 
Qualcuno ce la fa, io al momento no.

giovedì 15 novembre 2012

Grazie per un intero anno


Alcuni ben informati sostengono che oggi sia il 15 novembre.
Questo significa che questo blog e il mio alter ego Mammafattacosì compiono un anno.
La cosa ha dell'incredibile, eppure, controllando le date, parrebbe essere vera.
Ho un anno!!!


martedì 7 febbraio 2012

La donna versatile



Tre mesi fa, incoraggiata dall'affetto di alcune amiche, inauguravo questo blog.
Solo ora capisco con quanta inconsapevolezza di ciò che mi aspettava.

Sono stati 90 giorni di grandi emozioni, densi di amicizia, di solidarietà e di affetto.
Ho avuto infiniti dubbi e ancora li ho, ma ho sperimentato la forza dell'essere insieme, del non sentirsi sole, ma ascoltate, accolte, addirittura comprese.
Ho parlato a tante persone e con tante persone, a volte solo per un saluto, altre in lunghissime chiacchierate.

Ho ricevuto email scritte con il cuore, inviate così, gratuitamente, solo per dirmi di continuare a scrivere o per raccontarmi un fatto, una storia.

venerdì 18 novembre 2011

Il post con la foto in fondo


In questi giorni c'è parecchio trambusto nella mia vita, perché alle solite corse si è aggiunta l'inaugurazione di questo mio blog.
Io faccio sogni grandissimi e sono anche una fastidiosa perfezionista, per cui dire che mi sono complicata la vita con questa bella idea del blog è dire poco.
Ho preparato dei post di cucito, ho scattato foto, ho fatto liste e liste di possibili post sulla mia vita di mammafattacosì, ho partecipato al mio primo contest, sto impazzendo con Blogger, sono su Facebook ma non riesco ad applicare il loghino sul blog …..eccetera eccetera.
Quando arriva un nuovo commento mi emoziono, sono stupefatta, rispondo, vado a vedere altri blog...
Il nocciolo della questione, però, è che io non ho a disposizione tutto il tempo che vorrei e, nel tempo a disposizione, sto facendo cose che, sì sono utili, ma....
Il nocciolo della questione è che mi ero riproposta di parlare anche della mia esperienza di mamma di Killò, lo splendore che è qui sul divano oggi con il raffreddore e la febbre che sta arrivando, e di parlare quindi di Sindrome di Down.
E non lo sto facendo.
Sono riuscita a scrivere poco su questo e quel poco non l'ho pubblicato.
Il nocciolo della questione è che ci sto girando attorno, mi impegno in altro per prendere tempo e faccio così perché HO PAURA. Tanta.
  • ho paura di non trovare le parole giuste per esprimere quello che sento
  • ho paura che le parole sbagliate feriscano qualcuno
  • ho paura di non avere le capacità, anche umane, di affrontare un argomento così difficile
  • ho paura di non riuscire a limitare l'ironia e il sarcasmo che fanno parte del mio essere
  • ho paura, mettendomi a scrivere di questo, di rivivere il dolore che c'è stato
  • ho paura di espormi

Però.
In questi 3 anni e mezzo ho imparato qualcosa sull'accettazione del diverso e ho imparato che è un concetto che va a braccetto con l'accettazione di sé e voglio provarci.
Voglio dirvi che so di avere queste paure, perché le sento nello stomaco, e accetto che ci siano, ma non voglio che mi impediscano di provarci.

Nei miei sogni di gloria ho immaginato che passassero di qui una giovincella con il pancione, in attesa di una bimba con la Sindrome di Down, o una mamma con in braccio il suo neonato con la Sindrome di Down e che queste due donne trovassero un conforto nelle mie parole.
Che trovassero scritto, nero su bianco, che quei pensieri terribili che fanno, sono pensieri normali, che ho fatto anche io, che fanno in tante, e che non intaccano l'amore infinito che provano o proveranno.
Voglio che trovino un messaggio di speranza.
A voi tutte, mamme speciali e normali e medie e solo mamme, voglio dire che quando ho iniziato a scrivere questo strano post, Killò era seduto sul divano, con tutti i suoi libri di Barbapapà attorno, e li stava “leggendo”. E io lo guardavo.
Io lo guardavo e non pensavo: "è un bambino down".
Pensavo: “è un bimbo con il raffreddore, con gli occhietti umidi che lacrimano, con la candela gialla che pende, con la febbre”. E quando lui mi ha guardata, mi ha sorriso e mi ha fatto ciao con la mano dicendo “Ao”, ho pensato:



“è bellissimo ed è mio figlio”.


Prima o poi, capiterà così anche a voi, care mamma speciali :).

martedì 15 novembre 2011

toh, giusto un altro blog

Ciao, benvenute!
Questa è la mia nuova casa, la sto arredando. :) Ci sarà la postazione del cucito, la mia grande passione, e ci sarà l'angolo della conversazione, bello comodo per farsi due chiacchiere in santa pace.
I lavori non sono ancora terminati, c'è confusione, un po' di sporco... insomma come nella mia casa reale!
Io sono Barbara e sono quella con il grembiule e il pennello.
A presto
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